Come mantenere una corretta igiene quando si ha un linfedema è un argomento a me molto caro.
Sicuramente chi ha un linfedema all’arto superiore con interessamento della mano sa gia di cosa parlo.
Se è gonfia anche la mano, se è necessario portare un guanto o un mezzoguanto che si ferma all’attaccatura delle dita, lavarsi le mani è chiaramente complicato.
Alcune volte si sceglie di fare un bracciale che arriva al polso e di sovrapporre un guanto che a quel punto può essere rimosso ogni volta che si vuole.
E qui sorge spesso un problema: ci sono le persone brave che non approfittano della possibilità di togliere il guanto ogni tanto e quelle meno brave…
Pensateci: siete al lavoro. Il guanto inizia a darvi noia. Prude un pò dove ci sono le cuciture, fa qualche piega dove si sovrappone al bracciale… Che voglia di toglierlo un attimo! Poi lo rimetto! E voilà! il guanto staccato dal bracciale viene tolto. Nel giro di poco la mano si gonfia. E chi se lo rimette più il guanto?
Naturalmente non tutti fanno cosi ma diciamo che guanto e bracciale in un’unica soluzione toglie dall’eventuale tentazione. E allora? Come mantenere una corretta igiene?
TRE MODI PER MANTENERE UNA CORRETTA IGIENE QUANDO SI HA UN LINFEDEMA ALL’ARTO SUPERIORE
1- I GUANTI IN LATTICE SE SCELTI BENE SONO UTILI ALLEATI
Utilissimo per avere il guanto del bracciale sempre pulito è utilizzare dei guanti in lattice. E’ indispensabile scegliere quelli senza talco all’interno.
Il talco serve per far scorrere meglio la mano all’interno del guanto stesso ma con il sudore il talco tende a bagnarsi. Niente di grave se indossati su una mano nuda ma è un problema su un guanto in tessuto come quello che porta chi ha un linfedema. Il talco infatti sciogliendosi con il sudore della mano, va ad impregnare la trama fitta del tutore e diventa un problema farlo tornare pulito.
Lo so che state pensando che un guanto per quanto sottile sia, è comunque scomodo e da la sensazione di non aver la giusta presa sulle cose. Sono d’accordo!
Vediamo il trucco: tagliate la punta di tutte le dita. Avrete il guanto del bracciale protetto ma nello stesso tempo vi sembrerà di essere a mani nude o quasi.
E’ importantissimo scegliere il guanto in lattice della giusta misura. Se bello aderente, vi potrete anche lavare le mani senza bagnare il guanto del tutore stesso! Bello no? Con questo sistema si può lavorare, cucinare e anche mangiare avendo la certezza di avere entrambe le mani pulite!
2- USARE UN COPRIBRACCIALE
Io sono una fisioterapista e uso i guanti per abitudine nel mio lavoro. Mi rendo conto che ci sono professioni in cui occorre avere un abbigliamento adeguato alle situazioni e in cui un guanto tagliato può non fare una gran figura.
Per mantenere comunque un’igiene corretta si può optare per un copribracciale. Esistono aziende che producono copribracciali in microfibra. Li fanno tinta unita, disegnati e persino in pizzo!
Potreste indossarlo alla mattina e toglierlo ad orario di pranzo in modo da avere il bracciale contenitivo sottostante ancora pulito. Per chi porta un mezzoguanto basterà sfilarlo un attimo dal pollice e lavare la mano in toto.
3- AVERE PIU’ DI UN BRACCIALE
Questa è sicuramente la scelta maggiormente dispendiosa. Se ne avete la possibilità, potete acquistare un bracciale di riserva e cambiarlo nel momento in cui, per igiene personale, vi serve pulito.
Il bracciale di riserva può anche essere il bracciale che avete sostituito se non è usurato in modo particolare e ha ancora una buona tenuta.
In questo caso è bene avere l’accortezza di utilizzare il bracciale vecchio nel momento della giornata meno impegantivo.
Dopo aver superato una giornata di lavoro viene il momento di una corretta igiene.
Ricordiamo alcuni trucchi:
- Usare un programma non superiore a 40 gradi
- Usare un detersivo per delicati
- Non usare MAI l’ammorbidente che rovinerebbe le fibre
- Mettere il tutore all’interno di una federa in modo che cerniere di altri abiti lo possano danneggiare
- Rispettare le comuni norme di divisione per colori
- Usare la centrifuga tranquillamente
- Non usare MAI l’asciugatrice che farebbe danni enormi ma asciugare lontano da fonti di calore importanti
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Buongiorno
Ho acquistato un manicotto non su misura. Non andava bene. Ne ho acquistato un altro su misura. È uscito tipo quello di una bambola. Non sono riuscita ad indossarlo e le frattempo il braccio è Gonfiato. Poi c’è stato il covid. Come si fa a acquistare un tutore normale?
Buongiorno Rita. I tutori vanno acquistati al termine di un percorso di terapia decongestiva complessa, percorso del quale sono parte integrante. Una volta decongestionato l’arto, un tecnico ortopedico specializzato prende le misure per il confezionamento di un tutore su misura. C’è un tempo tecnico per il confezionamento che può arrivare ad essere anche di due settimane e durante il quale vanno previste delle sedute di mantenimento per non far tornare l’arto al punto di partenza e dover poi ricominciare da capo con la terapia. Il primo bracciale lo si guarda pensando: non ci entrerò mai! In realtà se le misure sono state prese in modo adeguato e il mantenimento è stato fatto secondo le sue necessità, lo si riesce ad indossare e a utilizzare molto bene. Se invece non si riesce ad indossarlo, qualche cosa non ha funzionato nel percorso di trattamento eseguito. Questo per dirle che non esiste un “tutore normale”. Tutti i tutori sono “normali” ma devono essere parte di un percorso adeguato al linfedema della persona.